“Ha pagato per i giudici elettorali, ha acquistato cassette postali, contrariamente alle leggi statali”, ha detto Kline, aggiungendo che i soldi di Zuckerberg “hanno acquistato macchine – Dominion e non – e il finanziamento di Zuckerberg è stato contribuito ai Segretari di Stato”. Ministro olandese minaccia l’Italia: “Senza riforme, niente soldi” Segui Vivere Informati anche su Facebook e Twitter per rimanere sempre aggiornato sulle ultime notizie dall’Italia e dal mondo Il direttore del progetto Amistad, Phill Kline, ha dichiarato mercoledì durante una conferenza stampa che Zuckerberg ha incanalato enormi quantità di denaro in enti di beneficenza e organizzazioni non profit che hanno esercitato pressioni sui funzionari e svolto altre attività di lobby che hanno avuto un impatto sui risultati del 2020. L’annuncio della causa coincide con il rilascio di un rapporto del Progetto Amistad che delinea come Zuckerberg avrebbe utilizzato finanziamenti privati ?per influenzare “impropriamente” l’esito delle elezioni. L’accusa a Zuckerberg è di aver utilizzato le sue vaste risorse finanziarie e la sua influenza per minare le elezioni presidenziali nei mesi precedenti e successivi al 3 novembre. Secondo Serrano, il reclamo legale prende di mira “l’ecosistema” che ha causato “frodi a livello enorme” durante le elezioni del 2020. La causa dovrebbe essere intentata entro oggi presso il tribunale distrettuale del Distretto di Columbia e riguarderà presunte irregolarità elettorali avvenute in Wisconsin, Pennsylvania, Michigan, Arizona e Georgia. Lo ha annunciato Mark Serrano, un consigliere della campagna Trump 2020 e Presidente di ProActive Communications.
La causa, basata su un rapporto redatto dall’organizzazione, afferma che Zuckerberg avrebbe utilizzato 500 milioni di “denaro oscuro” per far pendere illegalmente la bilancia negli stati contesi per il democratico Joe Biden.
Il gruppo sporgerà formale denuncia contro il CEO di Facebook. Mark Zuckerberg avrebbe versato denaro in un “ecosistema” che sarebbe al centro delle presunte frodi nella corsa presidenziale del 2020 negli Stati Uniti.Ī denunciarlo è un rapporto del “controllore dell’integrità elettorale”, Progetto Amistad, associazione legata al think tank conservatore Thomas More.